La NASA seleziona nuove idee per la tecnologia spaziale del futuro
La fase iniziale di ricerca su nuove futuristiche idee spaziali – trasporto lunare a levitazione, un sistema per la produzione di energia sfruttando la luce solare, un nuovo metodo per ricavare terreno per le coltivazioni partendo dal materiale degli asteroidi e molto altro – può aiutare a rivoluzionare le risorse a disposizione della NASA e ad immaginare nuovi pionieristici tipi di missioni. Più di una dozzina di ricercatori provenienti da diverse agenzie, industrie e dal mondo accademico riceveranno dal NIAC (NASA Innovative Advanced Concepts) delle sovvenzioni per studiare la fattibilità dei loro progetti.
“I membri del NIAC sono conosciuti per sognare in grande, investendo su tecnologie che possono sembrare ai limiti della fantascienza e che sono diverse dai programmi finanziati da altre agenzie,” spiega Jenn Gustetic, direttore dell’Early – Stage Innovation and Partnership all’interno del NASA’s Space Technology Mission Directorate (STMD). “Non ci aspettiamo che tutti i progetti vengano realizzati ma un piccolo finanziamento di progetti allo stadio iniziale può portare grande beneficio all’intera NASA sul lungo periodo”.
Per il 2021 STMD ha selezionato 16 “Fasi I” tra le proposte del NIAC che offrono un certo range di invenzioni e applicazioni future. Ogni proposta selezionata riceverà dalla NASA 125mila dollari di sovvenzioni. Se gli studi di fattibilità durante i primi 9 mesi avranno successo, i membri del NIAC porteranno i progetti alla “Fase II”. Va precisato che tutti gli studi del NIAC, indipendentemente dalla fase di sviluppo, sono tentativi di sviluppo di tecnologie ad uno stadio iniziale e potrebbero non essere mai considerati per future missioni della NASA.
Tra i progetti selezionati troviamo quello di un ingegnere robotico del NASA JPL (Jet Propulsion Laboratory) della California che propone l’idea di un’infrastruttura per il trasporto cargo autonomo sulla Luna utilizzando robot magnetici che dovrebbero muoversi levitando su dei nastri flessibili srotolati sulla superfice lunare senza bisogno di sostegni a differenza di quello che accade sulla Terra per strade e ferrovie. Il NIAC svilupperà parallelamente anche un altro progetto in “Fase I” ovvero dei micro robot per l’esplorazione degli oceani terrestri.
Un ricercatore del NASA’s Langley Research Center di Hampton, Virginia, esaminerà un’idea per produrre e distribuire energia sulla Luna. Il sistema denominato “light bender” (letteralmente “cintura di luce”), dovrebbe catturare e concentrare la luce del Sole mediante un sistema di telescopi ottici a specchio.
Un ricercatore del settore unitamente alla Trans Astronautica Corporation ha invece proposto un sistema per ricavare terreno coltivabile partendo dal materiale, particolarmente ricco in carbonio, di cui sono composti gli asteroidi e utilizzando dei funghi. L’idea è che i funghi dovrebbero decomporre il materiale carbonioso e convertirlo in terreno per poter sostenere la produzione di cibo su larga scala per i futuri abitanti dello spazio.
Un assistente professore della Carnegie Mellon Università di Pittsburgh sonderà invece la possibilità di realizzare una strutture leggera e dispiegabile che dovrebbe consentire la costruzione di strutture su scala addirittura kilometrica nello spazio. Questa struttura dovrebbe poi costituire la spina dorsale per una nave spaziale rotante in grado di produrre artificialmente una propria forza di gravità.
“C’è un travolgente numero di partecipanti al programma di quest’anno” spiega Jason Derleth, Program Executive del NIAC. “Tutti tranne due dei ricercatori selezionati per la “Fase I” saranno per la prima volta destinatari delle sovvenzioni de NIAC e questo dimostra come l’opportunità data dalla NASA di sviluppare le fasi iniziali di nuovi progetti continui ad attrarre pensatori creativi da ogni parte del Paese”.
Nelle successive fasi “II” e “III” i progetti via via selezionati verranno finanziati con cifre che potranno arrivare rispettivamente fino a 500mila e 2 milioni di dollari man mano che verranno accertate le reali possibilità di realizzazione, sviluppo e impatto nonché le potenzialità che agenzie governative e partners privati riusciranno a scorgervi.
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